Per dirlo con Albert Einstein “follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”. La velocità di cambiamento del mercato del lavoro richiede alle imprese di sviluppare nuovi paradigmi, recuperare rapidamente da eventi critici e inattesi facendone occasioni di crescita, sviluppando modi diversi per prosperare e avere successo. I dati Aidp, associazione italiana direttori del personale, sul fenomeno della Great Resignation sono inequivocabili: il 60% delle aziende sono interessate da questo fenomeno e a scegliere di cambiare lavoro sono prevalentemente gli addetti tra 26 e 35 anni, ma anche tra 36 e 45, per lo più laureati o professionalità specializzate. Ciò che si legge tra le righe di questo fenomeno, soprattutto in Italia, è la distanza venutasi a creare tra la generazione dei baby boomer che spesso occupano posizioni di vertice in azienda e quella dei millennial e della generazione Z. I ragazzi che entrano in azienda tra i 20 e i 24 anni sono molto lontani dal motto “prima il dovere poi il piacere” e i vecchi modelli estremamente tradizionali si scontrano con questa visione; si aspettano dalla realtà lavorativa un clima, un’attenzione e un trattamento differente. Come confermano i dati Aidp, sono banalmente attratti da offerte economiche migliorative, la cui motivazione a valutarle però è data dal fatto che nella loro azienda si trovano male e non per le 100 euro in più alla fine del mese. Se aggiungiamo il problema demografico, la fuoriuscita di personale altamente specializzato, l’entrata dei giovani a lavoro in età sempre più avanzata ci rendiamo conto di essere di fronte ad una sfida complessa.
Le difficoltà sono innegabili ma esistono modi per provare a gestirle e trovare soluzioni che possano funzionare bene. Queste soluzioni vanno costruite, con apertura mentale e facendo cose diverse, altrimenti è come sparare con il cannone ai moscerini.
Gli HR Manager sono chiamati a curare l’employer branding, non basta mettere un annuncio e aspettare che qualcuno risponda. È necessario costruire una reputazione e il processo di selezione è una, certamente non l’unica, delle importanti leve per farlo. Per troppi anni è stata dedicata poca attenzione ad una delle funzioni più strategiche e impegnative presenti in azienda. Il colloquio di selezione non è una chiacchierata e occorrono competenze specifiche. Occorre strutturare il processo, utilizzare e saper dosare strumenti di selezione e assesment efficaci, attivare canali funzionali, dedicare tempo all’intervista, saper comunicare efficacemente, accogliere e ascoltare l’altro che stiamo conoscendo e molto altro ancora. Dalla mia esperienza, una serie di best practicest nel processo di selezione trovano una risposta molto positiva da parte dei candidati interessanti a tutti i livelli, dai più giovani ai senior manager. Sempre più spesso ci scrivono di essere piacevolmente impressionati della cura e attenzione offerta durante la selezione e del feedback che si restituisce loro, sempre e indipendentemente dall’esito della selezione. È importante tenere presente che l’esperienza che il candidato fa durante il colloquio è ciò che si porterà a casa una volta uscito dal nostro ufficio, ciò che costruirà in lui un’impressione di noi e della nostra azienda e soprattutto ciò che racconterà di noi agli altri. Mi piace ricordare una frase di Maya Angelou, una poetessa americana che scrive “Le persone dimenticheranno quanto hai detto, dimenticheranno quanto hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire”.
Il percorso formativo HR Management proposto muove dall’esigenza di fornire a chi si occupa di risorse umane non solo le competenze e gli strumenti per strutturare il processo di reclutamento e selezione ma una visione più ampia che ci svincoli da vecchi modelli e ci permetta di acquisire una mentalità vincente e di trasformazione, indispensabile per vincere la sfida complessa di questo momento storico. Le aziende hanno compreso l’importanza di rinnovarsi per adattarsi al nuovo che avanza, ora sta a noi fare bene il nostro lavoro e fare da volano di questo importante cambiamento.