Il Decreto-Legge 17 giugno 2025, n. 84, in vigore dal 18 giugno, porta una raffica di aggiornamenti fiscali che interesseranno aziende, freelance e professionisti. Se ti occupi di contabilità, amministrazione o sei titolare di partita IVA, queste sono le novità che devi conoscere.
Ecco un riepilogo smart e concreto, punto per punto:
Se paghi vitto, alloggio o trasporti in Italia, puoi dedurli solo se hai usato mezzi tracciabili (carta, bonifico, ecc.). All’estero? Nessun problema: vale anche il contante.
Vale anche per i liberi professionisti: le spese di rappresentanza sono deducibili solo se pagate in modo tracciabile, anche all'estero.
Gli interessi percepiti da professionisti (non imprese) non sono più reddito da lavoro autonomo, ma redditi di capitale, con una ritenuta del 26% alla fonte. Attenzione alla contabilità!
Le plusvalenze da cessione di quote in società professionali (anche STP) diventano redditi diversi. Più chiarezza, ma anche nuove implicazioni fiscali.
Gestione semplificata delle perdite: niente più stime complesse. Da ora si usa un metodo oggettivo basato sui versamenti nei 24 mesi precedenti. Meno burocrazia, stesso effetto anti-elusivo.
Per calcolare i benefici fiscali legati alle nuove assunzioni, le società collegate non si contano più. Cambia tutto dal 2024.
Nuovo calcolo dell’effective tax rate e possibilità di tassare al 15% l’utile estero. Italia si allinea agli standard internazionali.
Per i periodi d’imposta precedenti al 2023, c’è tempo fino al 31 ottobre 2025 per presentare la documentazione. Una finestra più ampia, meno stress.
I Comuni che non approvano le delibere IMU entro febbraio 2025 avranno tempo fino al 15 settembre 2025. Un rinvio importante.
Modifiche tecniche al decreto del 2023. Se operi nel settore, vale la pena approfondire.
Dal 2026 entrano in vigore le agevolazioni fiscali del Codice del Terzo Settore. Via l’autorizzazione UE, più chiarezza per ETS e imprese sociali.
Esteso anche al settore trasporto merci. Attenzione: tutto dipende però dall’ok dell’UE.
Fuori le società quotate FTSE-Mib dal meccanismo della scissione dei pagamenti. Si torna alla normalità.
Novità tecniche sulle accise: da approfondire per chi opera in settori regolati.
Chi presenta la dichiarazione entro questa data non incorrerà in sanzioni.
Il saldo 2024 e l'acconto 2025 potranno essere versati fino al:
21 luglio 2025 (senza maggiorazione),
oppure 20 agosto 2025 (+0,4%).
Dal 17 giugno 2025, ore 14:00, è attiva la piattaforma del GSE per prenotare il credito d’imposta 4.0 per beni materiali acquistati nel 2025 (o consegnati entro giugno 2026 con acconto del 20%).
Comunicazione preventiva: entro il 31 gennaio 2026.
Pagamento dell’acconto (min. 20%): entro 30 giorni dalla prenotazione.
Completamento dell’investimento: entro 31 luglio 2026 (se previsto).
Le risorse sono limitate (2,2 miliardi €). Vale l’ordine cronologico. Chi aveva già prenotato con il vecchio modello deve aggiornarlo entro il 16 luglio 2025 per non perdere la priorità.
Disponibile sul sito del MEF il nuovo modello di dichiarazione Ilcci (imposta locale sul consumo), da usare già per l’anno d’imposta 2024.
Questo Decreto fiscale non è solo un aggiornamento tecnico: tocca aspetti cruciali per la pianificazione fiscale 2025. Dal reverse charge alla deducibilità tracciabile, dalle nuove regole per gli ETS fino al super bonus per investimenti 4.0, cambia il gioco per chi fa impresa o lavora in proprio.
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