Il taglio del cuneo fiscale e la riforma dell’Irpef a tre aliquote hanno portato buste paga più alte per molti lavoratori dipendenti. Ma c’è un aspetto meno evidente di queste misure: con l’aumento degli stipendi – anche lieve – cresce anche la percentuale di tasse da pagare. Un effetto noto come fiscal drag, spiegato nel recente rapporto dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb).
Il termine può sembrare tecnico, ma il meccanismo è semplice. L’Irpef funziona a scaglioni: più alto è il reddito, più alta è l’aliquota applicata. Se uno stipendio cresce anche solo per adeguarsi all’inflazione (es. +2%), si rischia di finire in uno scaglione superiore, e quindi pagare una percentuale maggiore di tasse, senza un reale aumento del potere d’acquisto.
Nel 2024 il governo ha reso permanenti due interventi principali:
il taglio del cuneo fiscale: un bonus in busta paga per redditi fino a 20.000 euro;
una nuova detrazione per chi guadagna tra i 20.000 e i 40.000 euro.
Questi strumenti hanno effetti positivi, come un aumento netto in busta paga per molti. Tuttavia, rendono il sistema più sensibile all’inflazione, e quindi più soggetto al fiscal drag.
Secondo l’Upb, i lavoratori dipendenti sono i più colpiti da questo meccanismo, mentre per pensionati, autonomi e altri tipi di reddito l’effetto è quasi nullo.
Ecco alcuni esempi concreti, ipotizzando un'inflazione del 2%:
Un operaio nel 2022 avrebbe pagato circa 67 euro in più di Irpef. Oggi, con le nuove regole, diventano 79 euro.
Un impiegato sarebbe passato da 116 a 141 euro di tasse in più.
Il punto chiave è che l’aumento degli stipendi nominali, anche se serve solo a compensare il caro vita, può spingere il lavoratore in una fascia fiscale più alta. Questo effetto riduce parte del beneficio iniziale del taglio del cuneo o della detrazione.
Il taglio del cuneo fiscale e la nuova Irpef portano vantaggi reali, ma non per tutti allo stesso modo. Alcuni lavoratori, in particolare i dipendenti con redditi medio-bassi, potrebbero vedere ridotto il beneficio nel tempo, soprattutto in presenza di inflazione.
🎯 Suggerimento al lettore:
Controlla la tua busta paga nei prossimi mesi. Se noti un piccolo aumento, non dare per scontato che equivalga a un guadagno netto: potrebbe essere solo un adeguamento, a cui corrisponde anche un piccolo aumento delle tasse.
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